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Vista da Bergamo bassa di Palazzo Terzi

Terrazzo su Bergamo bassa

ARCHITETTURA

 

Architettura

La particolare esiguità degli spazi edificabili nella città alta fu un problema spinoso per l'aristocrazia locale che, sull'onda di una generale fortuna su scala europea delle casate nobiliari sollecitate ad occupare nel tempo e nello spazio un ruolo di spicco, fra Cinque e Seicento sentì l'esigenza di dotarsi di residenze degne dell'immagine che di se stessa volle trasmettere alla collettività e ai posteri. Palazzo Terzi costituisce un caso particolarmente interessante, sia per le problematiche logistiche che esso rappresenta (venne costruito su un sedime occupato da preesistenze rinascimentali parzialmente inglobate negli ampliamenti sei-settecenteschi), sia perché rientra a pieno titolo in questo clima di affermazione sociale.

 

Questa particolare ubicazione non impedì ai Terzi di predisporre nel tempo un giardino distribuito sui vari livelli del terreno. La prima fase della costruzione del palazzo, che coincise con le nozze fra il marchese Luigi Terzi e la giovanissima Paola Roncalli (1631), interessò la facciata e l'ala meridionale della dimora. La seconda fase dei lavori, preceduta da una serie di acquisizioni immobiliari corrispondenti alla parte settentrionale dell'edificio, ebbe inizio un secolo dopo in occasione dell'unione fra il marchese Gerolamo Terzi e Giulia Alessandri (1747). In questa occasione venne ampliata la piazza antistante e, su un progetto di Giovan Battista Caniana poi ripreso e modificato alla morte di quest'ultimo (1754) dal fratello di Giulia, l'architetto Filippo Alessandri, vennero realizzate la fontana addossata al muro sottostante il giardino di Palazzo Recuperati e la nicchia centrale con al centro la statua raffigurante l'allegoria dell'Architettura.

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